La realtà aumentata può rivelarsi un importante strumento per il brand: scopri perché dovresti farne uso!
Simsalabim! È comparso un oggetto sul mio telefono… ma non lo vedo nella realtà. Eccola, è proprio questa la magia della AR.
Cos’è l’AR e perché è così interessante
L’AR, detta comunemente realtà aumentata, è una tecnologia che ci permette di creare esperienze immersive e coinvolgenti che integra nel mondo reale degli elementi virtuali, interattivi e non (e qui entriamo in gioco noi). In poche parole, possiamo abbattere i confini della nostra immaginazione!
Una tecnologia non così giovane come si potrebbe pensare
A livello storico se ne possono dire tante, basti pensare che i primi dispositivi AR sono stati sviluppati verso la fine degli anni 60, pur sempre a livello sperimentale. Fino a oggi, con una serie di applicazioni varie durante gli anni: uno dei casi più conosciuti di applicazione della AR è sicuramente quello dei Google Glass, lanciati nel 2014, per poi essere subito ritirati: incredibile pensare che non eravamo pronti per questa tecnologia.
“Genitori, ho bisogno di un visore a ultrasuoni per vedere le cose con l’AR”
Assolutamente no, le famiglie e i più possono stare tranquilli: oggi basta anche uno smartphone, grazie alle varie applicazioni che ci consentono di visualizzare un mondo ancora più ricco, pur restando sempre nel nostro mondo: rispetto alla sua controparte VR (Virtual Reality), non abbiamo la sensazione di trovarci in un altro mondo.
Come l’AR aiuta il brand?
1 - Un salone virtuale e accessibile:
I prodotti potrebbero essere visualizzabili da chiunque in molti modi, grazie alle tecnologie di product placement su un piano “plane tracker” (rilevato dalla fotocamera), fantastico per tutti i brand furniture e accessories, oppure alle tecnologie di “face tracking”, dando grandi possibilità ai brand beauty e eyewear di visualizzare i prodotti sul volto.
2 - Un’esperienza immersiva senza staccarci dalla Terra:
In qualsiasi ambiente, la realtà aumentata ci consente di arricchire l’esperienza che abbiamo con un prodotto fisico: a volte, basta semplicemente inquadrare un oggetto per iniziare la magia: una copertina di un catalogo statica può improvvisamente prendere vita.
3 - Un playground per comunicare divertendosi:
Grazie alle potenzialità dell’AR, è possibile realizzare delle vere e proprie esperienze di gamification super immersive e ingaggianti. A proposito, hai già provato il game filter “Le prendo tutte!” che abbiamo realizzato per Bata? Scoprilo subito!
Sono solo 3 punti, ma talmente tanto vasti ed esplorabili che possono bastare!
Bisogna utilizzare la realtà aumentata nella content strategy?
Assolutamente si! Basti pensare a come i social media siano tempestati di filtri, facilmente realizzabili grazie alle piattaforme Spark AR per i social di Meta e Effect House per TikTok. Un filtro AR diventa uno strumento per ingaggiare e attrarre il pubblico, oltre che uno strumento originalissimo per comunicarsi. Se poi ci uniamo il fatto che possono diventare delle esperienze sforna-UGC… Boom, la magia è servita!
In poche parole: l’AR è pura magia che non stravolge il nostro mondo realizzando nuove dimensioni, ma potrebbe stravolgere il tuo brand, aggiungendo una tonnellata di originalità e immersività. Sei ancora seduto sulla sedia del tuo ufficio?