La comunicazione politica su X: cosa possiamo imparare dal dibattito presidenziale e da Trump
Mi piace seguire le campagne di comunicazione politica americane perché c’è sempre da imparare. La scorsa settimana la scena è stata dominata dalle primarie repubblicane nelle quali Trump ha deciso di non presentarsi in televisione con gli altri candidati e di fare un assolo in X, intervistato da Tucker Carlson, un personaggio salito agli onori della cronaca per le sue opinioni controcorrente.
Quali sono i dati?
Fox News ha riportato come grande successo che il confronto in TV è stato visto da 13 milioni di americani, risultando il programma non sportivo più seguito dell'anno. X ci mostra che l'intervista privata di Carlson a Trump nel canale social ha raggiunto 260 milioni di visualizzazioni.
What? 13 contro 260? Non è proprio così perché come sempre è difficile avere numeri reali. X calcola le visualizzazioni anche quando un utente scorre velocemente il video senza fermarsi a guardarlo realmente. La televisione, in genere, calcola i dati su base statistica. Perciò la differenza può non essere così enorme, anche se, tutte le ponderazioni considerate, sembra chiaro che il formato online abbia raggiunto un pubblico molto più ampio rispetto alla televisione.
Da notare, questa è la cosa interessante, che raramente capita come è stato in questo caso che le due trasmissioni siano così confrontabili: i due contenuti sono andati in onda nello stesso giorno e alla stessa ora indirizzandosi a target piuttosto sovrapponibili (target simili al netto dei giovani che è più probabile vedano contenuti social). Quindi è un fatto: l’informazione e il dibattito politico americano in X ha raggiunto un volume di utenti incrementale rispetto alla televisione.
Ma la domanda è: è solo una questione di canale?
Il pensiero più semplice che mi viene in mente è che se il canale fosse l'unico fattore determinante, Fox News avrebbe potuto facilmente guadagnare audience anche su X, canale sul quale è presente con 24 milioni di follower.
In realtà i post di Fox News in X sul tema hanno avuto visualizzazioni variabili tra 50 e neanche 300.000. Molto pochi rispetto i risultati di Carlson che di follower ne ha 9 milioni!
E quindi arriviamo al tema che vorrei condividere: non è vero che la televisione è morta e non è vero che è solo una questione di canale. Il successo dell’intervista di Trump in X dipende da diversi altri fattori, che si sommano come dire...al fatto che lui è lui e gli altri sono gli altri.
- INGAGGIO Quanto sappiamo veramente ingaggiare i nostri follower? Tucker Carlson ha certamente saputo, schierandosi con punti di vista molto forti, costruire un’audience di utenti iper-partecipativi e iper-ingaggiati. Le televisioni tradizionali, per natura, adottano un approccio più moderato nel dibattito politico, esponendosi al rischio di generare reazioni meno intense.
- INDIVIDUO Il mezzo televisivo ha da sempre privilegiato un modello di comunicazione unidirezionale, con il giornalista che rimane una figura distaccata che non interagisce. I media digitali invece hanno reso le persone abituate ed esprimere opinioni su ciò che vedono. X ha saputo sfruttare questa caratteristica portando al centro la figura umana e personale del singolo anchor, come nel caso di Carlson. Il suo format rende il presentatore parte integrante del racconto, quasi un amico o confidente con cui condividere le proprie idee. X ha saputo esaltare la figura del narratore rispetto alla TV rendendo il racconto più umanizzato.
- CONTENUTI I mezzi di comunicazione hanno successo in base alla qualità dei contenuti proposti. La televisione ci ha abituati a programmi dal format già visto e con un grado di innovazione basso. X invece è riuscito a distinguersi realizzando un format innovativo e imperdibile, in grado di catturare veramente l'attenzione del pubblico.
- STORIA Trump ci ha abituati a vedere come la narrativa, altrimenti detta storytelling è più efficace della semplice esposizione di idee e programmi politici. Come ogni abile racconta-storie fa delle questioni personali un modo per ragionare su idee politiche. Chi ascolta abbassa le difese ed entra in empatia.
Perciò alla fine io credo...la politica è un grande spettacolo. Vince non chi è più bravo. Ma chi sa raccontare la storia migliore. E questo è il potere della comunicazione.